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mastering BIM in Landscape Design

1° edizione

2 marzo - 24 luglio 2020

Percorso formativo destinato a:

  • architetti del paesaggio e ingegneri civili a indirizzo ambientale;

  • architetti, ingegneri e diplomati sensibili alle tematiche ambientali;

  • landscape designer;

  • neodiplomati e neolaureati che desiderano specializzarsi con gli strumenti digitali per la modellazione informativa;

  • progettisti curiosi e desiderosi di esplorare nuovi orizzonti.

Durata: 736 ore

Partecipanti: 16 persone

8.200 € + IVA

Frequenza: I corsi si terranno a Milano, ogni settimana dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00, con un’ora di pausa pranzo alle 13:00.
 

Le giornate del venerdì, pianificate su base mensile, saranno dedicate a lectio magistralis di professionisti del settore, che porteranno la loro esperienza pratica; attività collettive di approfondimento; lavoro di gruppo sul progetto.

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INQUADRAMENTO DEL PERCORSO

Nell’adozione del Building Information Modelling (BIM) quale metodo primario di produzione, realizzazione e gestione delle nostre opere, una particolare criticità viene riscontrata da quelle discipline che, pur essendo strettamente connesse alle opere di architettura e ingegneria, si muovono con regole e strumenti propri. L’Architettura del Paesaggio è una di queste discipline e la sua integrazione all’interno dei flusso collaborativi BIM è da anni oggetto di studio sia a livello nazionale che internazionale.

 

Questo percorso di formazione si pone come obiettivo una formazione non generalista, concentrata su un set di strumenti che consentano al designer di affrontare i propri progetti nella loro interezza, dall’analisi territoriale alla progettazione di un masterplan, dallo studio dell’arredo urbano fino alla comunicazione del progetto, utilizzando i metodi e gli strumenti propri del Building Information Modelling.

La figura del Landscape Designer

Nella definizione data dall’International Federation for Landscape Architects, l’architettura del paesaggio è la progettazione di spazi aperti, sia urbani che rurali, sulla base delle caratteristiche naturali e dei valori storici e culturali del territorio.

Una buona progettazione degli spazi aperti non è solo di capitale importanza per l’equilibrio e a vivibilità dei nostri centri abitati: è evidente il suo impatto sul benessere nel luogo di lavoro, sulla produttività, oltre a generare un considerevole ritorno d’immagine per le aziende che vogliono investirvi.

Durante l’ultimo IFLA World Congress, tenutosi a Singapore nel luglio 2018, sono stati individuati tre punti di interesse:

  • la smart nation, ancora più della tanto chiacchierata smart city: collocando l’architettura del paesaggio nel contesto di una società sempre più digitalizzata, è inevitabile interrogarsi su strumenti e tecniche per misurare e monitorare le interazioni umane con la natura andando al di là di quanto consentito dai nostri sensi. Entrano quindi in gioco le reti di sensori, i più avanzati strumenti di rilievo, l’analisi dati.

  • la resilienza futura: un tema che si interrogava profondamente su come l’architettura del paesaggio può aiutare a far fronte alle problematiche che ci attendono, dalla perdita della biodiversità al dissesto idrogeologico, dall’inquinamento ai cambiamenti climatici.

  • la città biofiliaca, ovvero l‘utilizzo della natura come diretto corroborante di città in rapida espansione, proprio come Singapore.

«Una Città Biofiliaca … è una città che mette la natura al primo posto nella sua progettazione, pianificazione e gestione; una città che riconosce il bisogno essenziale di un quotidiano contatto umano con la natura, al pari del grande valore ambientale ed economico che la natura e i sistemi naturali forniscono alla città».

(Timothy Beatley, ricercatore e scrittore nell’ambito delle città sostenibili)

Landscape e BIM

Se i benefici di passare al BIM per un progettista possono essere riassunti nella possibilità di accedere a strumenti più efficienti e ad un metodo di gestione del progetto che centralizzi la comunicazione in un unico modello digitale, un landscape designer si trova ad affrontare alcune difficoltà ulteriori. Una delle principali, risiede nell’origine del metodo, che parte dall’industria aerospaziale per arrivare all’architettura. Un doppio salto, quindi, per chi vuole applicare al paesaggio le logiche di strumenti che sembrano favorire la modularità e la serializzazione.

Per consentire di superare queste apparenti difficoltà, focus group e associazioni professionali stanno da anni lavorando a un framework di metodi e strumenti che consentano l’integrazione del paesaggio tra le discipline che stanno collaborando alla creazione di un sistema progettuale partecipato e collaborativo.

Uno su tutti, basti citare l’opera del Landscape Institute britannico che, nel 2016, ha pubblicato il suo companion per l’adozione del BIM da parte del settore. Il libro si intitola proprio BIM for Landscape e costituisce una guida per tutti quei professionisti che vogliono operare la transizione al BIM, affrontando il problema non solo dal punto di vista tecnologico ma anche organizzativo e normativo.

È evidente la straordinaria rilevanza di questi temi, uniti a quelli in tema di partecipazione sociale proposti per il World Congress 2019 che si sta tenendo in Norvegia a fine settembre 2019. Altrettanto evidente è che, se vediamo nel BIM uno strumento per affrontare in modo collaborativo le problematiche ambientali del futuro, l’integrazione di tutte le professionalità al tavolo virtuale non può prescindere dalla figura del landscape designer.

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UN MASTER A MILANO

Secondo il XXV rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, Milano è al quarto posto per uso efficiente del suolo e al quinto posto per numero di alberi al metro quadro sul territorio cittadino. La precedono in classifica Modena, Brescia, Arezzo e Pesaro-Urbino.

Lo scenario è tuttavia in rapida espansione, con il progetto dei grandi parchi destinati a sorgere nelle zone dei vecchi scali ferroviari: 1 milione e 250 mila metri quadri che attendono di essere riqualificati.

A questo si aggiungono zone centrali all’attività della giunta attuale: i 65 ettari del Bosco di Rogoredo, i 120 ettari del Bosco in città, i 125 ettari del Parco della cave, senza citare zone come lo storico Parco Sempione e la grande iniziativa del Parco Sud.

Una città in cui non mancano iniziative a tutti i livelli, dai concorsi di idee ai workshop promossi dal comune, da iniziative spontanee su scala locale come lo Smart Park #Segantini all’attività di prestigiosi studi di progettazione con sede in città.

Milano ci è stata quindi di ispirazione durante la composizione di questo percorso e la stretta collaborazione di Forma Mentis con i professionisti e le istituzioni del territorio arricchirà l’esperienza di iniziative culturali, approfondimenti e della possibilità di sbirciare dietro alle quinte di una città che cambia, diventando sempre più verde.

Image by Michele Bitetto

I PUNTI CHIAVE

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L’architettura del paesaggio è una tradizione di progettazione che unisce natura e cultura. Nella pratica contemporanea, collega lo spazio lasciato tra l'architettura e quella che un tempo veniva chiamata progettazione dei giardini, allargandola alla progettazione di spazi pubblici e privati, sia cittadini che in contesti rurali.
In questo percorso, attraverso l’utilizzo di un progetto reale su cui sarà possibile mettere immediatamente in pratica le nozioni acquisite, i vari strumenti digitali utilizzabili per ogni segmento di processo verranno messi a sistema, con uno spiccato accento sull’interoperabilità e sulla collaborazione.
Vedremo quindi come analizzare i dati ambientali, come gestire le topografie e il terreno, come declinare i principi del BIM per il landscape design, sia dal punto di vista geometrico che informativo, fino all’utilizzo delle più avanzate tecniche di design generativo.

Il master ha l’obiettivo di fornire la piena padronanza degli strumenti di modellazione informativa e di gestione del progetto a Landscape Designer giovani e affermati, potenziandone la professionalità.

 

Oltre a corsi completi dei principali software necessari, verranno fornite solide basi di gestione di un progetto BIM, obbligatorio per la partecipazione alla maggior parte dei concorsi pubblici e già richiesto nella maggior parte dei grandi progetti che hanno una componente paesaggistica.    A questi software, si accompagneranno basi di Sistemi Informativi per il Territorio (GIS), e un accattivante scorcio su tecnologie all’avanguardia come la realtà virtuale, l’uso di game engine per il rendering in tempo reale e l’utilizzo della stampa 3D per la prototipazione rapida.

Ciascun individuo apprende diversamente dall’altro, ma alcuni principi sono comuni nel modo in cui gli adulti assorbono la conoscenza: hanno necessità di applicare ciò che hanno visto. Numerosi percorsi formativi, per quanto ben strutturati, si rivelano inefficaci perché mancano di questa componente: l’applicazione pratica e immediata, in ambiente protetto ma libero da vincoli, degli stimoli ricevuti in aula.

Sin dall’inizio del percorso formativo, quindi, verrà affrontata la sfida di un progetto reale e stimolante, che dimostri immediatamente la concretezza e la rilevanza di quanto appreso. Il progetto, di proprietà degli studenti come collettivo di menti, sarà un’occasione non solo per consolidare la conoscenza, ma anche per sperimentare flussi di lavoro e tecnologie con la supervisione di docenti e tutor.

OBIETTIVI

Il master ha l’obiettivo di fornire la piena padronanza degli strumenti di modellazione informativa e di gestione del progetto a Landscape Designer giovani e affermati, potenziandone la professionalità.

Oltre a corsi completi dei principali software necessari, verranno fornite solide basi di gestione di un progetto BIM, obbligatorio per la partecipazione alla maggior parte dei concorsi pubblici e già richiesto nella maggior parte dei grandi progetti che hanno una componente paesaggistica. 

A questi software, si accompagneranno basi di Sistemi Informativi per il Territorio (GIS), e un accattivante scorcio su tecnologie all’avanguardia come la realtà virtuale, l’uso di game engine per il rendering in tempo reale e l’utilizzo della stampa 3D per la prototipazione rapida.

PERCORSO

PROGETTO

METODO

FREQUENZA

I corsi si terranno ogni settimana dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00, con un’ora di pausa pranzo alle 13:00.

DOTAZIONE

Il master è tenuto a Milano presso la nostra sede in aule luminose e climatizzate complete di PC ad alte prestazioni, monitor LCD da 24″³, videoproiettore collegato al PC del docente e lavagna.

Ogni postazione dispone di uno SpacePilot Pro e un CadMouse di 3DConnexion per migliorare e aumentare l’esperienza e la produttività nella progettazione 3D.

I venerdì del Cluster

Le giornate del venerdì, pianificate su base mensile, saranno dedicate a:

  • lectio magistralis di professionisti del settore, che porteranno la loro esperienza pratica nell’interior design e nel BIM;

  • attività collettive di approfondimento, in sede o fuori sede;

  • lavoro di gruppo sul progetto.

DOCENTI

Forma Mentis è da sempre centro di competenza per la formazione dei migliori docenti di tutta Italia. Il programma Climb the trainer - Diventa Formatore d’eccellenza è punto di riferimento da sempre per chi desidera acquisire queste competenze e Luigi Santapaga ha formato numerosi tra i più celebri istruttori d’Italia.

RIEPILOGO MODULI

Modulo 1 (128 ore)

Analisi del territorio

  • Introduzione al Building Information Modelling e ai sistemi informativi territoriali

  • ArcGIS 1 (Base)

  • ArcGIS 2 (Workflow)

  • Introduzione all’analisi e alla rappresentazione dei dati

  • ArcGIS 3 (Analisi)

  • Strumenti di analisi dati visuale

Modulo 2 (120 ore)

Progettazione a grande scala (masterplan)

  • Revit Architecture (Base)

  • Revit Architecture (avanzato)

  • Revit add-on per la modellazione del territorio

  • BIM: Usi di un modello informativo

Modulo 3 (136 ore)

Progettazione dei sistemi territoriali

  • BIM: dagli usi alla suddivisione di un modello

  • Infraworks (progettazione stradale concettuale)

  • Civil 3D (progettazione stradale)

  • Civil 3D (progettazione idraulica)

  • Revit MEP (progettazione sistemi idraulici ed elettrici)

Modulo 4 (72 ore)

Computational design per il territorio

  • Introduzione: computational design e Dynamo

  • Dynamo per Revit

  • Dynamo per Civil 3D

  • Analisi dati di progetto

Modulo 5 (72 ore)

Collaborazione e lavoro di gruppo

  • Climb the Team: corso di team working

  • BIM collaborativo: principi e strumenti dal Capitolato Informativo al BIM Execution Plan

  • Cenni di interoperabilità: l’IFC

  • Il Common Data Environment (Ambiente di Condivisione dei Dati)

  • BIM360 Design e Docs: strumenti di collaborazione in cloud

Modulo 6 (80 ore)

Progettazione dell'arredo urbano

  • Componenti BIM: i livelli di sviluppo (LOD)

  • Fusion 360 (Base)

  • Fusion 360 (Avanzato)

Modulo 7 (40 ore)

Il Design Generativo

  • Il Design Generativo come strumento di Problem Solving

  • Generative Design: Introduzione e Principi

  • Generative Design per Fusion 360

Modulo 8 (88 ore)

Comunicazione del progetto: real-time rendering, VR/AR, stampa 3D

  • Presentazioni efficaci e Public Speaking

  • Real-time Rendering

  • Utilizzo di un game engine: principi generali per il rendering in tempo reale, la realtà virtuale e la realtà aumentata

  • Real-time rendering e realtà aumentata con Unity

  • Real-time rendering e realtà virtuale con Unreal

  • Presentazione dati

  • Stampa 3D

Presentazione progetti ed evento finale

Per questo proponiamo un percorso formativo modulare che consenta a ciascuno di personalizzare la propria esperienza.

Non tutti i professionisti sono uguali e non tutti hanno le stesse esigenze.

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